sabato 1 settembre 2018

News Fidae Lombardia 01.09.2018


Gent.mi tutti,
fra qualche giorno "suonerà  la campanella" per i nostri allievi, per ciascuno di noi, mentre si susseguono ai Tg, a mezzo stampa e ciascuno di noi le vive di persona, le notizie sempre più confuse che ci restituiscono l'immagine di un sistema scolastico fiaccato da politiche sempre più miopi e dal fiato corto. Il 28.08.2018 al TG1 ore 20.30 tutti quanti abbiamo ascoltato l'impietosa notizia che si ripete da anni. Fra qualche giorno riprende la scuola e mancano: - 1.800 presidi (la soluzione sarà "le reggenze" cioè presidi che oltre alla loro scuola di 1.500 studenti dovranno occuparsi di altri plessi scolastici magari con 1.500 allievi dislocati in 4 sedi. Come si possa lavorare in modo efficace resta un rebus);- 80.000 posti di docenza saranno ancora coperti dai supplenti; - 2.000 direttori amministrativi; - 40.000 docenti di sostegno (come si possa definire il nostro un sistema scolastico capace di integrazione resta un mistero della dissociazione dalla realtà).
Questo è il tempo della denuncia, dei cittadini seri che non si arrendono e continuano a porre in fila le questioni.
In questo spirito condivido una serie di articoli nella certezza che, se riterrete, li condividerete con i nostri docenti, le famiglie, gli allievi, la società. Riscattiamo cosi il tablet e il cellulare come i social.
 - 01.09.2018 da Formiche "Ai bravi docenti eroi coraggiosi: grazie". Il 12 settembre saranno nelle scuole, pubbliche statali (circa 7.700 studenti) e pubbliche paritarie (1.100 studenti), docenti coraggiosi e tenaci riguardo al fatto che la cultura è l’unica chance per bambini, adolescenti, giovani di essere adulti di spessore, capaci di restare in piedi sul ring della vita e recuperare ogni giorno il senso di essere vivi. Quando i ragazzi si domanderanno “Che senso ha vivere?”, la risposta dipenderà molto dal tipo di maestri che hanno avuto. Non improvvisati. (clicca qui per leggere).
 - 31.10.2018 da Il Sussidiario " Lo statalismo di ritorno che prepara la fine delle paritarie". Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere. (Italo Calvino) (clicca qui per leggere).
 - 30.08.2018 da Usmi, Per quale motivo il cittadino italiano è libero di scegliere se curarsi al Policlinico o al San Raffaele, mentre non è libero di scegliere dove istruire i figli? La risposta è drammaticamente semplice: perché la salute del corpo non spaventa, la libertà della mente sì. Avremmo cittadini consapevoli e critici. Cittadini che pensano ....È pericoloso (clicca qui per leggere).
 - 24.08.2018 da Formiche "La scuola classista che tanto piace ai governi Italiani"Durante la chiacchierata mi è venuta in mente, chissà perché, la Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo, quando il buon Giovanni Berchet parlava dell’Ottentotto e del Parigino…L’Ottentotto non comprende la questione, è ottuso; il Parigino rimane chiuso nel suo pregiudizio e nella presunzione di saperne di più… solo il popolo (la signora che mi sta davanti) capisce il cuore del problema… Quanti Parigini abbiamo in Italia! Nella politica, nel Sindacato, ahinoi anche all’interno dello stesso mondo della scuola paritaria cattolica. (clicca qui per leggere).
 - 16.08.2018 da Tempi "Perché in Italia i poveri non possono andare nella scuola che vogliono?". La Costituzione e la legge 62/2000 sono lettera morta. basterebbe introdurre il costo standard per porre fine a questa grave ingiustizia (clicca qui per leggere).
 - 13.08.2018 da Il Giornale "Docenti, scuola pubblica e paritaria: ma è libertà questa?" Ad agosto iniziano ad arrivare le telefonate dei colleghi:  "Ciao! Sono stato convocato per l’entrata in ruolo nello Stato. Cosa faccio?” (clicca qui per leggere).
Credo che solo attraverso un'azione culturale puntuale e coraggiosa quanto costante potremmo favorire una richiesta popolare affinchè si ponga rimedio a quella che risulta essere la più grave ingiustizia italiana che sta facendo implodere il sistema scuola. Solo una buona scuola potrà risollevare le sorti della Nazione. 
Andiamo avanti con coraggio, suor Anna Monia

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