venerdì 30 settembre 2016

IMPORTANTISSIME News F.I.D.A.E. LOMBARDIA 30/09/16



Gent.mi,
il Decreto di assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per l'E.F. 2016 (a.s.2015/2016)  - CAP 1477  è stato firmato (clicca qui). Ora è impegno degli Uffici Scolastici Regionali rendere celere l'operazione di erogazione del dovuto come ho scritto il 24.09.2016 su IL GIORNALE, "Ora la macchina ministeriale dia un segnale. Le scuole pubbliche paritarie ne hanno assoluto bisogno (stanno aspettando persino il saldo dello scorso anno): ne va della possibile, residuale libertà di scelta della famiglia in un pluralismo educativo già così attaccato. Senza pluralismo non c'è scelta. E non c'è libertà." (clicca qui per leggere)
Abbiamo ragione di credere e chiedere che questa operazione vada a buon fine con la liquidazione a favore delle scuole entro e non oltre il 25 Ottobre 2016. Se così non fosse riterrei che, nonostante la celerità del Miur, si verificherebbe l'ennesima ingiustizia della burocrazia incapace di porre al centro il diritto dello studente, in questo caso. Ma per ora siamo fiduciosi.
Pur tuttavia non si perda mai di vista che gli studenti, la famiglia, i docenti, le scuole tutte statali e paritarie hanno una loro dignità e sono al cuore di una Nazione seria, ed è triste che continuino ad essere cosi umiliati e dimenticati, e che nella realtà dei fatti non abbiano alcun peso nelle scelte del Governo che pure ha dichiarato di porli al centro del programma all'atto dell'insediamento. In questi giorni la nostra azione culturale è sempre più intensa grazie alla Stampa, ai giornalisti che compreso che non è una questione ideologica bensì di diritto e di giustizia ci aiutano a parlarne. A loro va il mio ringraziamento personale certa che si unisce il Vostro. A NOI ora la Responsabilità di diffondere queste news letter, ai docenti, alle famiglie, agli amici perchè è chiaro e dimostrato che se c'è la comprensione allora questa diventa una questione del popolo Italiano figlio di una Res-Publica fondata sulla libertà di educazione in primis. Ci conto, ci contiamo...
  
  •  27/09/2016 La TribunaPoliticaWebScuola. Intervista Esclusiva. Suor Anna Monia Alfieri “la mia battaglia per la scuola paritaria è una battaglia per la libertà di studenti e famiglie” (Dario Tiengo Tribuna PoliticaWeb),  D) Comunque negli ultimi cinque anni la sua battaglia qualcosa ha prodotto. Il cuore della questione è diventato sempre più lo studente piuttosto che la difesa d’ufficio della scuola paritaria. E’ una visione che ha raccolto nel tempo anche i consensi dei più scettici. R) Non è stato facile. Ma avevo ben chiaro che la difesa della scuola non era il cuore della quaestio. Il diritto leso da tutelre era ed è il diritto dello studente e della famiglia a esercitare la propria responsabilità educativa in piena libertà. Solo ciò giustifica e domanda il pluralismo educativo! Qui c’è il diritto, qui tutti possono convergere abbandonando posizioni parziali e miopi (clicca qui per leggere e ascoltare).
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  • 30.09.2016 da Il Foglio Quotidiano"Ripetizioni a Renzi su come risparmiare sulla scuola (e renderla libera)" di Piero Vietti, “Quando parliamo di scuole paritarie non parliamo solo dei 961.000 studenti e circa 100.000 docenti che le frequentano e ci lavorano, ma anche di oltre cinque milioni di ‘portatori di interesse’: i genitori e i nonni dei ragazzi, i coniugi e i figli degli insegnanti…”, tutte persone che starebbero meglio se il sistema scuola funzionasse davvero“E’ curioso – fa notare suor Anna Monia – che un governo come quello del premier Renzi, molto attento al "riconoscimento" di tanti diritti, non abbia ancora avvertito l’esigenza di "garantirne" uno già "riconosciuto" dalla Costituzione e dalla legge italiane, dalla dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo e cioè quello della libertà di scelta educativa”. Eppure è sul suo tavolo una proposta scientifica ai sensi del diritto, dell'economia a costo zero. Forse questa buona proposta seppur a costo zero potrebbe apparire impopolare (ma non ne sono così certa) forse domanda tempi più lungi rispetto ad altre proposte "dal fiato corto" che seppur costano raggiungono lo scopo di breve periodo, la data è fissata!!! Eppure siamo al 47^ posto al mondo in termini di libertà di scelta educativa, la più grave eccezione in Europa. Tutto questo avrà un peso? Quei 5Milioni di portatori di interesse avranno un peso? Credo nei cittadini Italiani e nella loro speranza fatta di sdegno e coraggio che sa porre in  fila le questioni e agire per priorità per il bene della Res-Publica tutta. E questa è una posizione scomoda ma solo da qui si rinasce. (clicca qui per continuare a leggere)
  • 30.09.2016 Prima di tutto Italiani, Anno III, n. 25 settembre 2016, La scuola e le cattedre? Non sono ammortizzatori sociali e poltronifici (Francesco de Palo). D) Perché sino ad oggi il pluralismo difeso dalla Carta costituzionale non si è tradotto in realtà per alcuni diritti? R) Per tre motivi. Il primo risale al 1838 quando il sistema scolastico entrò nella situazione del Regno d’Italia dove si voleva sanare l’analfabetismo e unire il Paese. Così lo Stato avocò a sé l’istruzione, prima era gestita da soggetti privati come le congregazioni religiose. Non ha sanato l’analfabetismo ma ha creato una orma di diffusione di cultura di massa. Purtroppo non ha sanato neanche l’unità d’Italia, perché il regionalismo sussiste proprio a causa di regioni che sono culturalmente avanti ed altre indietro. Ma ad un certo punto lo Stato non ha avuto il coraggio di fare ciò che ha fatto il resto d’Europa che, uscendo dal comunismo, ha cavalcato la libertà di insegnamento con il pluralismo educativo e diffondendo una cultura laica. La Francia è laica, il nostro Stato invece no e compie scelte che non sempre sono imparziali. Per cui si è incancrenito nel sistema della scuola statale, favorendone la iperburocratizzazione, con il sopravvento dei sindacati, che tendono a considerare la scuola un ammortizzatore sociale. E’assurdo che un docente venga sistemato per il semplice fatto di aver superato un concorso. D) E la famiglia che dazio ha pagato? R) E’stata collocata in una situazione quasi soporifera, dimenticandosi quasi di questo suo diritto. Anche la società civile non si è resa conto che avrebbe dovuto battersi per la libertà di scelta educativa della famiglia, invece ha avviato solo una battaglia per la difesa della paritaria (clicca qui per continuare a leggere)
 Andiamo avanti con coraggio, la resa mai.
Con i più cari saluti suor Anna Monia con i Consiglieri Fidae Lombardia

mercoledì 28 settembre 2016

Convegno "Una scuola per tutti: il costo standard di sostenibilità"

Gentile Sig./Sig.ra

ALTIS è lieta di invitarLa al convegno Una scuola per tutti: il costo standard di sostenibilità, durante il quale verrà presentato il libro “Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato”, scritto a sei mani da Suor Anna Monia Alfieri, Prof. Marco Grumo e dott.ssa Maria Chiara Parola

Un saggio che testimonia, dati alla mano, come la presenza delle scuole paritarie in Italia costituisca non solo un fattore di libertà di scelta educativa per le famiglie, ma anche un sensibile risparmio per le casse dello Stato.

L’evento si svolgerà:



Venerdì 14 ottobre 2016, ore 15.00
Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore
Anche in diretta online

La partecipazione è gratuita. Per iscriversi, cliccare qui




All’incontro, parteciperanno gli autori del libro - Suor Anna Monia Alfieri, Prof. Marco Grumo e dott.ssa Maria Chiara Parola – alla presenza di un esponente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.






Prof. Marco Grumo e Suor Monia Alfieri sono anche Direttori scientifici del corso di alta formazione Direzione e gestione delle scuole paritarie degli Istituti Religiosi e da anni si spendono a servizio della formazione di tutti coloro che hanno un ruolo direttivo, amministrativo o gestionale all’interno delle scuole paritarie.




CONTATTI 


Fiammetta Tajè 

fiammetta.taje@unicatt.it
Università Cattolica del Sacro Cuore
ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società
Tel: +39 02 7234.8355 7 +39 02 7234.8383
www.unicatt.it/altis