mercoledì 31 maggio 2017

Decreto 0-6 anni la Svolta per cittadini seri



Gentilissimi,

mentre volge al termine questo anno scolastico così intenso di avvenimenti, desidero raggiungerVi per augurare a ciascuno di Voi, agli allievi, alle famiglie e ai docenti e ai collaboratori tutti, giorni di proficuo lavoro conclusivo.

Abbiamo guardato con fiducia ai decreti della Legge 107/15 ed è evidente che solo un'azione culturale competente e coraggiosa può colmare i vuoti di non conoscenza. Possiamo sicuramente registrare che tanti sono i passi compiuti in tal senso con i numeri alla mano (clicca qui per leggere) e con estrema precisione abbiamo studiato il Decreto zero-sei anni (clicca qui per il testo) che deve essere considerato un passo importante per due ragioni: 
a) perché riconosce con chiarezza la pluralità dell'educazione all'interno del sistema pubblico 
b) mette in evidenza la responsabilità a ciascuno di noi, a cui non è possibile sottrarsi.  
A questo punto, spetta alle famiglie e alle associazioni trattare con i sindaci per accedere ai fondi, favorendo un sistema integrato senza alcuna discriminazione fra bambini. 
28.05.2017 da Il giornale (clicca qui per leggere): i nostri genitori ci saranno? Le associazioni tutte, dai genitori ai gestori, passando da quelle dei docenti, sapranno unirsi per l'applicazione di questo decreto, comune per comune? Un punto d'arrivo insperato ma anche un punto di partenza ove il Re è nudo. 

Siamo ad un punto di svolta reale che esige unità, altrimenti potremmo senza ombra di dubbio dichiarare che non abbiamo saputo utilizzare uno strumento, forse perchè la libertà di scelta educativa dei genitori in un pluralismo formativo conta davvero poco anche per chi la invoca.

Resta fermo il punto di snodo ...  le linee di finanziamento che guardano a tutto il comparto scuola. Si consegna un documento che sintetizza l'unica soluzione per il nostro sistema scolastico (clicca qui per scaricarlo)
Un caro saluto sr Anna Monia Alfieri con i consiglieri della Fidae Lombardia

lunedì 29 maggio 2017

RECALL: Cultura, economia, politica. L'innovazione educativa - 14/06/2017 Universitas Mercatorum ROMA



SCUOLA_Costo standard per allievo Tertium non datur

La famiglia italiana attende, dal 1948 ad oggi, la garanzia del diritto alla libertà di scelta educativa. I genitori poveri non possono scegliere la buona scuola pubblica paritaria - ex L. 62/2000 una delle “due gambe del Sistema Nazionale di Istruzione” - perché non possono pagare due volte: tasse allo Stato e retta di funzionamento. Ancora peggio se i genitori hanno un figlio portatore di handicap. Puniti due volte: cento euro scarsi di detrazione annui e mille euro per il sostegno del figlio disabile, a fronte dei 25 mila necessari per il docente ad hoc. In Francia il genitore povero sceglie la scuola pubblica che vuole, come pure nei Paesi dell’Est europeo. In Italia, no. Eppure “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che limitano “di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini” (Cost., art. 3). L'Italia, quale Stato di diritto, non garantisce i diritti che riconosce.
                Evidentemente urge far funzionare meglio la scuola pubblica, sia statale che paritaria. Gli aggettivi “pubblico” e “statale” non sono sinonimi. Ciò che è “pubblico” non è necessariamente “statale”. Occorre far chiarezza sul fatto che la produzione di un bene o servizio di tipo collettivo (come l’istruzione) possa essere realizzata tanto dal settore pubblico quanto da quello privato. La produzione pubblica deve essere giustificata con ragioni diverse dall’impossibilita’ di provvedervi da parte di privati e la principale spiegazione e’ che la collettivita’ vede nel processo di produzione pubblica del bene/servizio qualcosa di diverso e migliore rispetto a quello privato. Di conseguenza, esiste la disponibilita’ a pagare una differenza di costo per la sua acquisizione. Diversamente non esiste alcun impedimento a che il bene o servizio venga prodotto da parte privata. E’ questa la ragione per cui  “La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali” (Cost., art. 33, comma 4).
                Insiste il Parlamento Europeo (Risoluzione 14 marzo 1984, art. 7): “La libertà di insegnamento e di istruzione comporta il diritto di aprire una scuola e svolgervi attività didattica. Tale libertà comprende inoltre il diritto dei genitori di scegliere per i propri figli, tra diverse scuole equiparabili, una scuola in cui questi ricevano l'istruzione desiderata.”
                Ma lo Stato non può reggere finanziamenti aggiuntivi per la scuola tout court. L’unica soluzione per evitare il tracollo della scuola pubblica, sia statale che paritaria, è il costo standard di sostenibilità per allievo. Lo dimostra scientificamente il saggio Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato (Giappichelli, Torino 2015, 2. ristampa), di A.M. Alfieri, M. Grumo, M.C. Parola. La proposta prevede che lo Stato ponga al centro dell’attenzione lo studente. Si individui un costo standard di sostenibilità (da declinare in convenzioni, detrazioni, buono scuola, voucher ecc.) e lo si applichi ad ogni allievo della scuola italiana, sia statale che paritaria. Si realizzerebbe la libertà di scelta educativa in un pluralismo formativo, dando alla famiglia la possibilità di scegliere la buona scuola che desidera, pubblica statale o pubblica paritaria; la spesa sarebbe a costo zero rispetto all’attuale, che è fuori controllo. Migliorerebbe l’offerta educativa perché il passaggio decisivo del “costo standard” non sta nella uguaglianza economica, ma nel rafforzamento della responsabilità della famiglia e del potere della domanda, rispetto all’offerta scolastica garantita. L’alternativa dei finanziamenti a pioggia rappresenta il tracollo economico della scuola pubblica tutta, statale e paritaria.
L’Universitas Mercatorum ospiterà nella sua prestigiosa sede di Palazzo Costaguti – Piazza Mattei 10, Roma- una riflessione a più voci su Cultura, economia, politica. L’innovazione educativa, promossa dalla rivista telematica interdisciplinare Politica.eu, mercoledì 14 giugno 2017, con inizio alle ore 14.30. A questo momento parteciperà il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, On. Valeria Fedeli. Interverranno, oltre agli autori del testo, il Rettore Prof. Giovanni Cannata, ordinario di Politica economica; Michele Rosboch, Direttore di Politica.eu e docente di Storia del diritto italiano nell’Università di Torino; Pasquale Pazienza, docente di Politica economica nell’Università di Foggia; Paola Maria Zerman, Avvocatura dello Stato. Coordinerà i lavori Ivo Stefano Germano, docente di Sociologia dei nuovi media nell’Università del Molise.
Il coordinamento scientifico e organizzativo è affidato ad Alessia Lirosi (docente di Storia moderna, Università di Verona).

SI INVITANO GLI INTERESSATI A PRENDERE PARTE ALL'INIZIATIVA AD ACCREDITARSI ENTRO SABATO 3 GIUGNO 2017 INVIANDO UNA MAIL ALLA DOTTORESSA ALESSIA LIROSI (alessia.lirosi@uniroma1.it)

ALLEGATI:

venerdì 19 maggio 2017

Referendum M5S contro le paritarie

Chiudiamo le scuole paritarie ma ci spieghi Beppe Grillo come farà il welfare a sostenere sei miliardi di euro che oggi risparmia ? 
Se vuole le forniamo i numeri, contenuti in questo video: https://youtu.be/kBXTZugWjRU e in queste slide http://costostandard.ml

RISPOSTA DI SUOR ANNA MONIA ALFIERI:

Perché critico il programma M5S di Beppe Grillo su scuola statale e paritaria

 

mercoledì 17 maggio 2017

Petizione: La vera "buona scuola" mette al centro lo studente!

Rilanciamo la petizione:
La vera "buona scuola" mette al centro lo studente!

Cerchiamo di diffondere il più possibile, cosi riusciremo veramente a raggiungere la LIBERTA' di SCELTA EDUCATIVA.
Al primo posto lo STUDENTE #DirittoDiApprendere

 

PETIZIONE: http://petizionedda.ml/
 

COSTO STANDARD: http://costostandard.ml
 

INTERVISTA: https://youtu.be/O_nhW_PPMyA

 

martedì 16 maggio 2017

News F.I.D.A.E. LOMBARDIA 16.05.2017



Gentilissimi
continua la nostra azione culturale con la forza della goccia che scava la roccia, mi ripeto ogni giorno. Il desiderio di garantire un diritto riconosciuto mi rendo conto che necessità di idee chiare e semplicità. Le complicazioni sono le mani della burocrazia finalizzata a confondere e a rendere impossibile le cose più semplici.
In questo spirito condivido con voi
 - 09.05.2017 da il Giornale Il costo standard nella scuola "quota capitaria" che spetta alla persona. Il “costo standard” inteso come “quota capitaria”, che spetta, in nome del diritto universalmente riconosciuto, ad ogni allievo per un’educazione libera da ogni imposizione ideologica, è stata posta al centro del dibattito culturale da Suor Anna Monia Alfieri con il saggio: Il diritto di apprendere  (clicca qui per leggere)

 - 11.05.2017 un’intervista rilasciata a Primocanale"Il diritto di apprendere", l'esempio francese per la scuola pubblica in 4 minuti. (clicca qui per ascoltare)

PON

In un recente Convegno ove era presente il Sottosegretario Toccafondi ci è stato confermato che tutte le operazioni ministeriali per superare "un cavillo" sono state compiute si confida che per il nuovo a.s. siano sbloccati. In tal senso restiamo aggiornati.

FORMAZIONE
Seminario “Alternanza Scuola lavoro all’estero. Un’opportunità strategica” , Sabato 27 maggio 2017. Ore 10.00 presso Auditorium Istituto Marcelline, Via Quadronno, 15 (clicca qui per il programma)

Con i più cari saluti sr Anna Monia Alfieri con i consiglieri Fidae Lombardia