mercoledì 18 luglio 2018

News Fidae Lombardia 18.07.2018


Gentilissimi,
in questi giorni - come ormai da anni - ci confrontiamo nelle gravi difficoltà a garantire un pluralismo educativo a fronte di un chiaro mancato riconoscimento dell'esercizio, nei confronti dei genitori, della loro responsabilità educativa.

In estrema sintesi:
- le famiglie non riescono più a pagare due volte: le tasse prima e la retta poi (e vorremmo ricordare che parliamo di rette con una media dai 2.500 euro annui ai 5.000 euro annui per il liceo...). Anacronistico, incolto e offensivo l'intervento in commissione cultura che ancora una volta ignora (da cui il sostantivo "ignoranza") la realtà - clicca qui per leggere. Non ci stancheremo di ribadire che il contributo per allievo che frequenta la scuola paritaria è di euro 500 annui a fronte di una spesa (cioè le tasse dei cittadini) per l'allievo che frequenta la scuola statale, che è di euro 8.000,00 (solo spese correnti) all'anno. Forse è il senso di responsabilità di molte scuole paritarie, che fra enormi sacrifici e disumano impegno (garantito) non fa pensare come reale il pericolo di una chiusura immediata che, oltre a ferire la democrazia, porta con sè una spesa di oltre 6 miliardi di euro annui a danno del Welfare. Il collasso del Welfare opera di soggetti irresponsabili, sarebbe certo.
- le scuole non riescono più a pagare gli stipendi dei docenti, le banche faticano a concedere crediti a fronte di una situazione sempre più compromessa. Gli spiccioli di 500 euro annui sono sempre più incerti nei tempi. Ci sono scuole che li attendono da 18 mesi. In questi giorni ripenso con particolare dolore ad imprenditori che si sono suicidati sotto il peso di un credito che lo stato non liquidava a fronte di imposte richieste senza alcuna possibilità di compensazione.

La situazione è grave perchè l'attacco diretto porta a ledere la libertà di scelta educativa dei genitori, facendo cadere "a colpi di ritardi" dei contributi le paritarie serie (i diplomifici e le scuole dalle rette oltre gli 8mila questi problemi non li avvertono affatto). Un vero e proprio saccheggio culturale che Fidae Lombardia non si stancherà di denunciare, con la certezza che le scuole paritarie serie (anche se negli ultimi 4 anni ben 500 hanno chiuso) troveranno il modo di resistere (siamo in trincea) sino a quando i genitori riusciranno a rivendicare a gran voce, oltre al diritto di scelta in sanità (cito i vaccini in ordine temporale), il diritto principe: la libertà di scelta educativa.

In questo spirito si condividono alcuni articoli e/o interviste affinchè il silenzio non legittimi il disastro educativo tutto italiano (certa della vostra diffusione per favorire una cultura della parità).

 - 06.07.2018 da Tutto Scuola: "Costo standard, ma c'è chi non arretra: serve a tutti" (clicca qui per leggere)
Che il Paese Italia sia la più grave eccezione in Europa e non riesca a rispettare i genitori nell'esercizio libero della propria responsabilità educativa, si desume dall'ultima risoluzione Europea come riportata di seguito.

 - 12.07.2018 da Avvenire: "Strasburgo lancia la «modernizzazione» Risoluzione dell'Europarlamento: avvicinare i diversi sistemi scolastici. Dunque ancora una volta il Parlamento Europeo si esprime a favore della parità scolastica, anche da un punto di vista economico, come già fece nel lontano 1984 (il 13 marzo con la Risoluzione 'Libertà d'insegnamento nella Comunità Europea'). Un riferimento anche al ruolo dei genitori, «la cui partecipazione all'istruzione dei figli» porta a «migliorare il loro rendimento scolastico », oltre che costituire un'importante tassello per costruire un'alleanza educativa con i docenti. (clicca qui per leggere).

 - 12.07.2018 da Ufficio Nazionale per l'educazione, la scuola e l'università (CEI) "Scuola, le famiglie deluse dal piano del governo" (clicca qui per leggere).

 - 14.07.2018 da Tecnica della Scuola, Intervista esclusiva al Ministro Marco Bussetti, alla domanda Parliamo di scuole paritarie, libertà di scelta educativa e costo standard: su questo fronte al Miur c'è un tavolo di lavoro avviato. Dobbiamo aspettarci delle novità? Agiremo per migliorare il sistema e per continuare a garantire la libertà di scelta educativa, che è un valore da preservare. (clicca qui per leggere).

Il "continuare a garantire" appare irrealistico, in quanto la "libertà di scelta educativa" ancora non esiste e il "valore da preservare", a fronte di 500 scuole chiuse negli ultima 4 anni e soprattutto da Roma in giù, dimostra che è rimasto davvero poco tempo. L'Italia rischia di perdere il filone delle scuole paritarie serie, mentre si stigmatizza che il nostro sistema scolastico è sempre più classista, regionalista e discriminatorio. Perchè il povero e il disabile in Italia non possono scegliere? Discriminati due volte. Niente "Dignità", per loro...
Senza alcun cedimento ne riparliamo nuovamente in una intervista rilasciata a Tecnica delle Scuola.

 - 17.07.2018 da Tecnica della Scuola: Intervista a sr. Anna Monia Alfieri "Il costo standard? Salverà la scuola dal tracollo, parola di suor Anna Monia Alfieri" Cosa risponde a chi ricorda ciclicamente che lo Stato deve finanziare, in base alla Costituzione, solo la scuola statale? Rispondo che l’articolo 33 al punto “senza oneri per lo Stato” dice che nessuna scuola privata può pretendere finanziamenti; qui però parliamo di scuole pubbliche paritarie, cioè di scuole che dallo Stato sono riconosciute e controllate, che fanno un servizio pubblico e che appartengono al servizio nazionale di Istruzione al pari della scuola statale. Ma qui occorre una solida conoscenza dei diritti umani. In che senso? I drivers delle pizze hanno i diritti, i genitori no. Attraverso il costo standard di sostenibilità, che si fonda sul diritto inviolabile della libertà di scelta educativa, i finanziamenti non vanno dati alle scuole paritarie o statali, bensì alle famiglie che – come nella Sanità – debbono poter scegliere a costo zero, avendo già pagato le tasse, dove educare i propri figli. La libertà di scelta dei genitori favorirà la sana concorrenza fra le scuole e l’innalzamento della qualità. Siamo agli ultimi posti Ocse-Pisa non per caso. (clicca qui per leggere)  

Carissimi,
andiamo avanti con coraggio:  stiamo difendendo un diritto che un Paese di diritto quale è l'Italia non può non garantire. Le svariate difficoltà restano, insieme alla certezza che i genitori Italiani hanno maturato una chiara consapevolezza che debbono poter scegliere dove educare il proprio figlio e che il pluralismo educativo è una valore indispensabile da preservare.
Un caro saluto e buone vacanze a tutti! sr Anna Monia Alfieri con Consiglieri di Fidae Lombardia