venerdì 12 agosto 2016

Grata per la Vostra Vicinanza



Carissimi tutti,
ho sentito la forza e il conforto della Vostra preghiera e vicinanza, frutto della Vostra squisita sensibilità e delle relazioni  sincere e fraterne intessute in questi anni di lavoro e di speranze insieme.
Raggiungo ciascuno di Voi singolarmente, le Scuole, le sorelle Marcelline e tutti i collaboratori,  le sorelle di tante Congregazioni in un meraviglioso spirito ecclesiale, le Istituzioni, i membri della Fidae Nazionale, le Associazioni, gli Amici, con profonda stima, affetto e gratitudine, condividendo il saluto che ho rivolto a papà nel corso della S. Messa esequiale. Sono certa che papà gode della Pace eterna e da lassù mi/ci sosterrà in questa "buona battaglia" per la libertà di scelta educativa della famiglia, lui che da uomo libero mi ha insegnato la libertà vera e il coraggio di ricercarla sempre per gli altri e per ciascuno.
Un caro saluto con profonda gratitudine.
sr. Anna Monia con la mamma Cristina e i fratelli Antonio e padre Francesco Maria ofm.


Saluto a papà Luigi
Forse, a questo punto, la preghiera a Dio è arrivata, il ricordo è stato vivo… potrebbe bastare. Ma questo momento non è tanto “per te”, papà, quanto “per noi”.
E’ un saluto che diventa promessa: non è l’ultimo atto di una cerimonia e neppure il “buon pensiero” finale di una giornata ricca di emozioni.
Una piccola serie di tre promesse a te, papà, che ti faccio io, ma anche – penso – possono farti le persone che ti hanno conosciuto e voluto bene.
 Anzitutto, ti prometto di ricordarti sempre “al presente”: una parte importante di te è sicuramente viva, anche se non sensibilmente. Sarebbe assurdo che tu fossi scomparso nel nulla. Io, che sono abituata a ragionare, seguo la mia ragione e quindi so per certo che “ci sei” e ci sarai per sempre, in un modo misterioso, ma realissimo. Nota Bene: non ti prometto che non piangerò! Questo è normale…anche Gesù ha pianto davanti a Lazzaro morto e… sapeva di tirarlo fuori vivo dalla tomba nel giro di 5 minuti!
Seconda promessa: avere coraggio, sempre, nonostante le sofferenze e le difficoltà.. a grappolo che la vita mi ha già presentato e che certamente ancora mi darà. E lo stesso per i presenti. Noi in famiglia ti abbiamo visto sempre come una roccia, come la casa sulla roccia: “cadde la pioggia, soffiarono i venti”… Il coraggio più grande l’hai avuto in questa ultima battaglia della tua vita… chi ti è stato vicino lo può testimoniare. E il dono del coraggio resta, per me e per noi come impegno nelle piccole e grandi sofferenze che ci aspettano. Ancora Nota Bene: ho parlato di “battaglia”, non di “guerra”: questa l’hai già vinta, perché Gesù è risuscitato.
Terza promessa: l’equilibrio che diventa saggezza. Caro papà, non so se riuscirò a mantenere la promessa di assomigliarti nell’essere una persona equilibrata e saggia come te… ma apprezzerai almeno il desiderio! Comunque ti prometto di ricercare con passione questa tua bellissima qualità, nelle relazioni, nel lavoro, nella preghiera, nelle circostanze piacevoli e in quelle spiacevoli… un equilibrio meraviglioso, il tuo, fatto di coscienza retta, di serenità d’animo, di giudizio ponderato, di apertura solare agli altri e di tanta umiltà!
In conclusione, sento che in questo momento mi dici, dici a tutti noi: “Ci sono; abbi coraggio; ricerca l’equilibrio in tutto. E vivi in pace”. Grazie, papà. Anche tu, vivi in pace.

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