sabato 30 gennaio 2021

[A.M.Alfieri News] "Non lasceremo indietro nessuno", disse l’Avvocato del Popolo. Il Recovery Plan dice il contrario! - News del 30 Gennaio 2021

Carissimi tutti,

continuo a pensare che il Covid abbia sfidato il nostro modo di pensarci come cittadini al servizio della Res-Publica. La pandemia ci ha fatto riscoprire soggetti responsabili e ci ha proiettato in un’altra dimensione, quella della responsabilità collettiva. Solamente grazie a questa nuova dimensione il Paese può ripartire: #sussidiarietà #solidarietà #libertà #responsabilità. La scuola, in questa nuova fase, deve svolgere un ruolo fondamentale: luogo della comunità per antonomasia, capace di divenire motore per il Paese. Questa dimensione è ben spiegata nelle tre interviste cui rimando.

30.01.2021da INTERRIS, “La memoria come antidoto dell’indifferenza” Il singolo cittadino, il politico, ciascuno di noi ha “posto imprescindibile” nella comunità e questa non può fare a meno del contributo di nessuno. La responsabilità soggettiva diviene collettiva e salva la comunità quando si misura con le domande potenti (link).

26.01.2021 da AGENSIR, Card. Bassetti: superare la “frattura educativa” (link).
Questo domanda l’impegno di ciascuno di noi. Io, te, noi oggi cosa possiamo fare per la Nazione, per i concittadini?

29.01.2021 da ADNKRONOS, Scuola, Suor Anna: "Uscire dal torpore, serve trasversalità politica per evitare deprivazione culturale" (link)

Il NOSTRO IMPEGNO PER I PROSSIMI MESI

Sono in corso i lavori in merito al Recovery Plan, un documento fondamentale per la ripartenza; in esso vengono tracciate quelle premesse che il dott. Draghi, più di un anno fa, aveva definito come essenziali per impedire una perdita di capitale umano senza precedenti.

NON LASCEREMO INDIETRO NESSUNO: uno slogan ripetuto in tutte le sedi. Dobbiamo prendere dolorosamente atto che  nel Recovery Plan, ad oggi, non una parola viene esplicitata in merito all’unica azione da compiere: dare autonomia reale alla scuola statale e libertà alla scuola paritaria, mediante l’introduzione di nuove linee di finanziamento che impieghino meglio i soldi dei contribuenti per la formazione di un allievo (5.500 euro costa un allievo, non 8.500 euro come attualmente avviene).

Insomma: visto che non ci sono ostacoli di natura giuridica ed economica, considerato che è un’operazione necessaria e che in Europa ormai è realtà da decenni quello che in Italia rimane sulla carta, quale forza superiore spinge il Paese Italia a persistere in una situazione discriminatoria che è causa della perdita di intere generazioni, condannando il paese ad una spaccatura che aggrava il divario fra Nord e Sud e fra classi sociali? Il tutto spendendo di più e peggio! La ragione si perde!  Si isti et illae, cur non nos?

Ognuno di noi deve fare la propria parte.  Confidiamo che, nel corso dei lavori in Commissione, si ottenga il coinvolgimento delle 40mila scuole statali e delle 12mila scuole paritarie: i due rami del Sistema Nazionale dell’Istruzione servono entrambi agli studenti, per far ripartire il Paese di tutti e per tutti!

Siamo tutti consapevoli che la scuola in Italia non ha chiuso a causa del Covid e non ripartirà per tutti, grazie alla buona stagione e al vaccino.  Senza una riforma strutturale del Sistema Scuola il DIRITTO ALL’ISTRUZIONE è destinato a divenire sempre più un privilegio: poveri e disabili rimarranno inesorabilmente indietro. La classe politica deve adesso agire per priorità: e la priorità è la scuola.

In questo spirito condivido con voi alcuni recenti articoli e interviste.

28.01.2021, da L’AMICO, notiziario parrocchiale dell’unità pastorale di Romano di Lombardia: “Come sta la Scuola Italiana?” (link)

27.01.2021, da PROVITA & FAMIGLIA: Bimbo di dieci anni con la Sma ma senza insegnante di sostegno. Suor Alfieri: «Caso emblematico, ecco come la scuola può uscirne» (link).

26.01.2021 da ALETEIA di Paola Belletti “Generazione DAD: stima dei danni, prospettive di recupero”. L’Italia già soffriva prima. Ora i suoi studenti hanno accumulato un ulteriore debito o gap che dir si voglia. Sono peggio preparati del 35-50% rispetto ai loro colleghi del pre-pandemia. In tempi meno sospetti un ben più lungimirante Mario Draghi, invitato al Meeting di Rimini in versione Covid, aveva già segnato la rotta e indicato anche dove fare rifornimento. Già allora quindi e prima che la DAD mostrasse a tutti il suo volto peggiore diceva che i giovani andavano posti in alto e al centro delle decisioni politiche e delle strategie economiche degne di questo nome (link).

26.01.2021, da IL GIORNALE: "Vuoi rientrare a scuola?" il questionario che fa discutere. Possiamo, noi adulti, chiedere agli studenti, che sono dei formandi, se vogliono o meno la scuola? (link)

24.01.2021, da FORMICHE: Scuola/Il Covid Sfida Lo Stato Repubblicano. Il covid farà ciò che neppure lo Stato repubblicano riuscì fare: rendere la scuola uno strumento utile al rinnovamento delle condizioni sociali e culturali e all’emancipazione di ampi spazi della società, attraverso le scelte familiari (link).

L’uomo è proteso “per natura” alla conoscenza, parola di Aristotele. La scuola è il luogo ontologicamente deputato a soddisfare questo desiderio. E la conoscenza non è sterile, chiusa in se stessa: da essa la società trae beneficio in tutti i suoi settori, contribuendo al cambiamento. Homo naturaliter politicus, id est socialis. Parola di Tommaso d’Aquino. C’è da crederci.

 

CALENDARIO – APPUNTAMENTI

Di seguito i nostri appuntamenti (link)

 

Vi ringrazio per la fiducia e l’aiuto. Andiamo avanti con coraggio, nella consapevolezza che stiamo servendo con senso civico un valore che ci supera.

Grazie! Sr. Anna Monia

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