Gentilissimi,
in questi giorni abbiamo assistito, sul tema Scuola, all’ennesimo teatrino surreale. Chi ha il dovere di risolvere i problemi continua a pensare che sia sufficiente accendere i riflettori su polemiche sterili che galvanizzano il dibattito ideologico e spostano l’attenzione dal cuore dei problemi. I cittadini italiani sono ben più intelligenti dal lasciarsi ingannare ed io stessa rifuggo dal perdere anche un solo minuto di tempo a scrivere mezza riga su questi temi che offendono l’intelligenza media (scuole paritarie sì, ma senza oneri per lo Stato; scuola di tutti allora via il crocifisso, ecc.). Noi cittadini italiani meritiamo una classe politica che sappia risolvere i problemi, non spostare le responsabilità con il gioco delle tre carte che distolgono l’attenzione… Nel frattempo, a Roma i dirigenti invitano gli allievi della buona scuola pubblica statale per tutti a stare a casa per ragioni sanitarie (la spazzatura non ritirata da mesi); i genitori dei disabili nella prosperosa Regione Veneto (peggio avviene nel resto della Penisola) sono invitati a tenere i figli a casa perché mancano i docenti di sostegno; i laureati in Giurisprudenza e in Economia e Commercio si candidano per tale ruolo; le psicologhe si propongono come maestre della Primaria… e sono anche inserite in organico, senza alcun titolo di base. In un paese di diritto quale è l’Italia dobbiamo sdegnarci perché è grave ed offensivo continuare ad assistere a simili ingiustizie e assurdità, segnali di un Paese malato, mentre ci si vuole convincere che nulla si può fare.
in questi giorni abbiamo assistito, sul tema Scuola, all’ennesimo teatrino surreale. Chi ha il dovere di risolvere i problemi continua a pensare che sia sufficiente accendere i riflettori su polemiche sterili che galvanizzano il dibattito ideologico e spostano l’attenzione dal cuore dei problemi. I cittadini italiani sono ben più intelligenti dal lasciarsi ingannare ed io stessa rifuggo dal perdere anche un solo minuto di tempo a scrivere mezza riga su questi temi che offendono l’intelligenza media (scuole paritarie sì, ma senza oneri per lo Stato; scuola di tutti allora via il crocifisso, ecc.). Noi cittadini italiani meritiamo una classe politica che sappia risolvere i problemi, non spostare le responsabilità con il gioco delle tre carte che distolgono l’attenzione… Nel frattempo, a Roma i dirigenti invitano gli allievi della buona scuola pubblica statale per tutti a stare a casa per ragioni sanitarie (la spazzatura non ritirata da mesi); i genitori dei disabili nella prosperosa Regione Veneto (peggio avviene nel resto della Penisola) sono invitati a tenere i figli a casa perché mancano i docenti di sostegno; i laureati in Giurisprudenza e in Economia e Commercio si candidano per tale ruolo; le psicologhe si propongono come maestre della Primaria… e sono anche inserite in organico, senza alcun titolo di base. In un paese di diritto quale è l’Italia dobbiamo sdegnarci perché è grave ed offensivo continuare ad assistere a simili ingiustizie e assurdità, segnali di un Paese malato, mentre ci si vuole convincere che nulla si può fare.
Molti invece ritengono che la soluzione ci sia, e si ponga
all'evidenza di tutti; per questa ragione desidero condividere con voi due
riflessioni ultime che hanno lo scopo, nell’ordine, di essere a) una sintesi
per evitare che ci venga obnubilato il cervello e b) un rilancio a cura del
prof. Dario Antiseri, da sempre in campo senza segnali di resa.
Ormai è chiaro a tutti che lo Stato Italiano spende molto e male
nella Scuola, determinando un sistema sempre più classista, regionalista e
discriminatorio.
- 06.10.2019 Da Nuova Bussola Quotidiana Scuola, “L’ITALIA SPENDE MALE. SERVE IL COSTO STANDARD”. In Italia, il sistema scolastico è iniquo: egualitario sulla carta, ma nei fatti non rimedia le differenze di partenza tra gli studenti legate al contesto familiare e sociale, anzi le rinforza. Come dimostra la recente indagine Ocse “Coloro che hanno la maggiore probabilità di andare male a scuola o di abbandonarla senza diplomarsi, molto spesso vengono da famiglie povere o di immigrati”, al contrario le famiglie più agiate seguono meglio i ragazzi nel loro percorso scolastico, potendo accedere, tra le altre cose, anche all’istruzione privata (clicca qui per leggere)
- 05.10.2019 La Rivista Vita e pensiero “SOLO UNA SCUOLA LIBERA INSEGNA LA LIBERTÀ”. E ora una domanda al Primo Ministro Conte e al Ministro Fioramonti e, insieme a loro, ai politici sia “ideologici” che “post-ideologici”: uno Stato nel quale un cittadino deve pagare per conquistarsi un pezzo di libertà è ancora uno Stato di diritto? (clicca qui per leggere)
Questi sono i temi che ci devono stare a cuore per poter
cambiare e migliorare il nostro Paese. Sono due sintesi importanti del percorso
compiuto, che vi prego di voler condividere.
Un caro saluto.
Suor Anna Monia Alfieri
Suor Anna Monia Alfieri
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