Gentilissimi tutti,
per
anni abbiamo invocato una parola chiara da parte della Chiesa a favore delle
famiglie, rispetto alla loro libertà di educare nella buona scuola pubblica,
statale o paritaria.
Una
parola chiarissima è data dalla Conferenza episcopale italiana (CEI)
con don Maffeis (clicca
qui); in perfetta sincronia, nella
logica che solo le buone idee hanno, giunge l'appello dei Vescovi che si
sono riuniti al consiglio CEI (clicca
qui) con le presidenze di USMI e
CISM, che rappresentano tutti i gestori delle scuole paritarie
cattoliche (clicca qui per il testo
integrale).
Dobbiamo
essere molto grati a Madre Yvonne Reungoat (presidente USMI) e a Padre Luigi
Gaetani (presidente CISM) perché in modo intelligente, audace, generoso hanno
a) chiarito i termini della questione; b) lanciato l’allarme
corredato da soluzioni alla classe politica; c) sostenuto la Famiglia
Italiana chiarendo che la Scuola tutta (ricordiamo che le paritarie sono scuole cattoliche,
laiche, di ispirazione cristiana, ebraiche) è
accanto e serve la Nazione fedele alle ragioni di fondazione; d) affiancato
l’azione delle associazioni dei genitori, dei gestori e dei docenti nel loro
ruolo di servizio del diritto, della famiglia, della Nazione.
E’
degli uomini e delle donne liberi ricordarci che “si serve” e non “ci si
serve”, e certamente ora anche la politica sta ritrovando il proprio ruolo di
servizio con un alto senso civico.
Un
ringraziamento anche alla stampa che in modo generoso e gratuito ha aiutato a
fare chiarezza … e cosi le fake news dell’ideologia, smascherate, sono cadute.
Giornalisti che hanno pungolato la classe politica che ha preso – pubblicamente
- una chiara posizione a favore della famiglia e della scuola (senza
scorciatoie o rimbalzo di responsabilità partitiche). Ma ora tocca a noi
cittadini sostenere la forza delle buone idee e delle varie misure proposte al
Governo, caldeggiando questa ampia trasversalità politica, affinché i buoni
propositi diventino fatti concreti.
Le
numerose riprese del Comunicato stampa USMI-CISM e i commenti delle maggiori
testate giornalistiche sono un dato di fatto (clicca qui).
Ora dobbiamo continuare a fare la nostra parte affinchè il Governo, preso atto che "non vogliamo privilegi ma un aiuto alle famiglie e alla nazione", agisca di conseguenza. Nei prossimi giorni il decreto Cura Italia torna al Senato e qui deve essere chiaro che per aiutare la #famiglia, e dare un futuro alla Nazione salvando oggi la #scuola occorre un aiuto sostanziale alle famiglie affinché sia rimborsato loro (con voucher, detrazione, bonus, o altri strumenti) il 100% della retta sostenuta in tempi di Covid-19 (il tetto massimo siano i costi standard di 5.500 euro annui per alunno) di modo che le famiglie stesse possano scegliere la scuola anche a settembre (avendo liquidità), o in emergenza un contributo alla scuola, finalizzato però allo sconto della retta alle famiglie. Il resto sono briciole che ci vedono conniventi della discriminazione oggi, del monopolio educativo domani. Per non tradire la famiglia e i cittadini occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità.
Le Scuole scrivono che ci sono avvocati pronti a raggiungervi con lettere di diffida per rimborso rette e mancato pagamento dei genitori. Prima di rispondere loro vorrei che le famiglie e questi avvocati ascoltassero questa diretta e poi confermassero se vogliono rispondere davanti alla Nazione e ai nostri ragazzi di uno sciacallaggio così irresponsabile. Lucrare sugli altri è sempre grave ma farlo sui bisogni è un gesto che non riesco a definire se non come tale.
Ora dobbiamo continuare a fare la nostra parte affinchè il Governo, preso atto che "non vogliamo privilegi ma un aiuto alle famiglie e alla nazione", agisca di conseguenza. Nei prossimi giorni il decreto Cura Italia torna al Senato e qui deve essere chiaro che per aiutare la #famiglia, e dare un futuro alla Nazione salvando oggi la #scuola occorre un aiuto sostanziale alle famiglie affinché sia rimborsato loro (con voucher, detrazione, bonus, o altri strumenti) il 100% della retta sostenuta in tempi di Covid-19 (il tetto massimo siano i costi standard di 5.500 euro annui per alunno) di modo che le famiglie stesse possano scegliere la scuola anche a settembre (avendo liquidità), o in emergenza un contributo alla scuola, finalizzato però allo sconto della retta alle famiglie. Il resto sono briciole che ci vedono conniventi della discriminazione oggi, del monopolio educativo domani. Per non tradire la famiglia e i cittadini occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità.
Le Scuole scrivono che ci sono avvocati pronti a raggiungervi con lettere di diffida per rimborso rette e mancato pagamento dei genitori. Prima di rispondere loro vorrei che le famiglie e questi avvocati ascoltassero questa diretta e poi confermassero se vogliono rispondere davanti alla Nazione e ai nostri ragazzi di uno sciacallaggio così irresponsabile. Lucrare sugli altri è sempre grave ma farlo sui bisogni è un gesto che non riesco a definire se non come tale.
- 17.04.2020 da INTERRIS - Scuola e famiglia: senza aiuto non c’è futuro. Nuovo appello all'ascolto per salvare la scuola paritaria: in ballo la libertà di scelta educativa e non solo... (clicca qui per leggere).
- 18.04.2020 da FORMICHE - “Focus sulla Famiglia e sullo Stato: in bilico …. La Ministra Azzolina non raccoglie l’appello delle Famiglie e delle Scuole Paritarie – avendole pubblicamente definite “diplomifici” - ma firma come un “atto dovuto” il Decreto dei contributi alle Paritarie (clicca qui per leggere) che ribadisce la caratteristica principale del Sistema Nazionale di Istruzione italiano, formato da scuole pubbliche statali e scuole pubbliche paritarie.
E’ chiaro che non è sufficiente l’ampia task force politica di
carattere trasversale che si è costituita; occorre l'aiuto della base della
nazione a sostegno degli appelli lanciati (clicca qui per leggere), affinché siano condivisi con tutte le nostre famiglie, docenti,
studenti, amici, classe politica e chiesa locale.
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