mercoledì 13 settembre 2017

Il primo giorno di scuola a.s.17/18



Gent.mi,
il primo giorno di scuola 12.09.2017 (clicca qui per leggere) di questo nuovo anno scolastico si trascina i problemi più vecchi di un sistema scolastico che resta classista, regionalista e discriminatorio  Difficile confermare la teoria che il nostro sistema scolastico sia il primo in Europa capace di includere i bambini e i ragazzi diversamente abili quando si legge che solo nella città di Milano (si pensi a tutte le città della Penisola) mancano 1.500 docenti di sostegno. 
Ancor più imbarazzante spiegare ai nostri studenti e alle loro famiglie che l'immissione in ruolo di 50 mila docenti ha provocato un'emorragia di personale qualificato alla scuola paritaria, che la Ministra Fedeli - ligia alla Costituzione e al buon senso - dichiara essere anch'essa, proprio come la scuola statale, una scuola pubblica che garantisce il pluralismo educativo. Orbene dovremmo spiegare agli studenti che frequentano la scuola pubblica paritaria e pagano due volte, prima con le tasse e poi con le rette, che al rientro nel V anno di Liceo troveranno il corpo docenti cambiato. Infatti un docente sceglie (ammesso che scelga) la scuola statale per il posto fisso. Ma dovremmo anche spiegare agli studenti della pubblica statale che al loro rientro a scuola non troveranno neanche il docente di matematica, greco e diritto come denunciavano due dirigenti di una buona scuola pubblica statale alcune sere fa in un Tg nazionale. Mancano, cioè, dieci mila docenti poiché, dei 50 mila chiamati, questi hanno preso il ruolo al 1 settembre dichiarando o meno che il giorno 2 sarebbero rientrati a casa per congedo e varie. Quindi alle casse dello Stato, ergo dei cittadini, questa operazione costerà tre volte: lo stipendio del docente assente, del supplente e del supplente, sempre in agguato.
Bizzaro pensare di poter parlare di diritto di apprendere, di inclusione, di nuove metodologie in una scuola da anni ammortizzatore sociale (clicca qui per leggere). La domanda è d'obbligo: perchè un docente di Patù si iscrive nelle liste di Milano se poi sa che domanderà il congedo? E perchè gli viene concesso? In questo girone chi ci guadagna? Certamente non si può parlare nè di studente al centro, nè tanto meno di buona scuola. La meraviglia è che i genitori non si rivoltino...come finalmente stanno per fare quelli di una classe 4^ primaria di Milano, situata in un popoloso quartiere periferico di Milano, la cui maestra di matematica manda da più di un anno, dalla sua residenza in Sicilia, un certificato medico ogni 3 gg...La preside è impossibilitata anche a chiamare il supplente. Pare che a nulla sia valsa la sfuriata della preside alla suddetta docente. A questo punto (finalmente!) tutti i genitori della classe (gente semplice, normale) hanno deciso di mettere la vicenda nero su bianco, scrivendo alla preside per protestare... ma si chiedono: "Servirà?". No. Forse, potrà servire che la stessa lettera raccomandata R/R sia indirizzata al Ministro dell'Istruzione e a quello della Salute (da cui dipende il medico che firma i certificati), al DG dell'USRL, al servizio nazionale degli Ispettori... E' il suggerimento che è stato loro dato.
Allora forti che la soluzione di diritto e di fatto c'è senza oneri per lo Stato, si rivendica lo Studente al centro, la garanzia del diritto di apprendere senza discriminazioni economiche, il diritto dei docenti ad insegnare senza lo sfinimento di un'infornata che punta al ribasso.
 - 12.09.2017 da L'osservatorio Scuola "Scuole paritarie al collasso, ecco la soluzione" di Giuseppe Ardenò Cinque anni fa, evidenzia Tuttoscuola, nel 2012-13 la popolazione scolastica delle scuole paritarie superava il milione di alunni iscritti; nel 2015-16 gli iscritti erano 921.549, per quest’anno potrebbero scendere sotto le 900 mila unità. A questo inesorabile declino e doloroso collasso, che rischia di cancellare intere pagine di storia della scuola italiana, àncora di salvezza e possibile, intelligente e ragionata soluzione è la proposta del “costo standard per studente”,che rende possibile un effettivo risparmio ed un efficace servizio, con positivi vantaggi per la Comunità nazionale. (clicca qui per leggere)

 - 08.09.2017 da Formiche. Intervista di Nuccolò Mazzarino "Come riformare la scuola classista e discriminatoria. " (clicca qui per leggere)
 - 08.09.2017 da Il Sussidiario. net "SCUOLA/ Costo standard, la rivoluzione sostenibile (e senza oneri per lo stato)" Se in Italia è stato già applicato, per quanto in modo imperfetto, il sistema del costo standard per persona alla sanità, perché non si può introdurre anche con la scuola?  (clicca qui per leggere)
Andiamo avanti con coraggio senza alcun cedimento ...
Con i più cari saluti. sr Anna Monia Alfieri

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