Gentilissimi tutti,
è straordinario poter registrare
senza ombra di dubbio che, a 20 anni dalla Legge sulla parità, nessuno di noi
avrebbe pensato all’emergenza Covid-19 che fa esplodere tutto il dramma
di una discriminazione: per 20 anni la famiglia italiana ha dovuto pagare
due volte, con le tasse prima e la retta poi.
I genitori che già faticavano a pagare due volte hanno
cominciato a manifestare difficoltà a pagare la retta. Altri genitori hanno interrotto
i pagamenti di propria iniziativa e CODACONS ha predisposto un modulo per
chiedere l’eventuale rimborso delle rette già versate.
Da qui la difficoltà economica e di continuità di molte scuole
paritarie, legata da una parte al pagamento dello stipendio dei dipendenti
e dall’altra al rischio di un mancato pagamento delle rette da parte
delle famiglie. Teniamo ben presente che la maggior parte delle piccole e
medie scuole paritarie sono già indebitate da anni e possono proseguire la loro
attività solo basandosi sul versamento delle rette da parte dei genitori e
sulla possibilità di avere classi con un numero adeguato di alunni.
TUTTO PAREVA PRESAGIRE UNA GUERRA TRA POVERI! Risultato che ad oggi abbiamo congelato grazie ad un
serio lavoro di dialogo e confronto fra le parti ove è risultato evidente a
tutti che è compito dello Stato garantire i diritti che riconosce
e dire se i genitori hanno o no il diritto a scegliere, dopo aver pagato
le tasse, la scuola pubblica statale e paritaria che desiderano a costo zero. Altrimenti
si dica che non hanno questa libertà, che vivono in un paese che
sposa il monopolio educativo e il regime culturale e che - pur di
perseguire questa politica - oggi lo Stato, già abbattuto dal Covid-19, rinuncia
ai 6 miliardi di euro che ogni anno questo comparto gli offre (liberamente
costretto) e decide invece di spendere 5 miliardi di euro in
settembre, dovendo inserire gli alunni delle paritarie collassate. Stimo che
siano 500mila gli allievi che si potrebbero riversare in due anni scolastici
nella scuola statale. Probabilmente gli altri 400mila resteranno nella scuola
paritaria che sarà diventata la scuola d’élite dalle rette di 10mila euro
annui. Scandalo? Scuole dei ricchi? …D’altronde a tutti pare legittimo che le
tasse dei cittadini vengano impiegate esattamente per questa somma, già oggi,
per un allievo della scuola statale…(con dei risultati disastrosi che pagano
gli allievi, i genitori, i docenti, la Societas).
Siamo riusciti a fare esattamente quanto dice TuttoScuola con
l’articolo del 30.03.2020 “Coronavirus, quel cigno nero che cambierà la
scuola italiana” (clicca
qui per leggere).
A 20 anni dalla Legge sulla parità, la famiglia ritorna ad
essere cellula fondante della società. In estrema
sintesi: sia data alla famiglia la possibilità di scegliere anche in tempo di
Covid-19 e sia altresì dato alla Nazione un futuro, salvando oggi la scuola
pubblica, paritaria e statale.
LA FAMIGLIA MORALMENTE HA VINTO e abbiamo vinto un po' tutti… Il mondo associativo, i cittadini
singoli, le scuole, si sono fatti promotori di questa azione culturale, che
chiede aiuti per la famiglia, non soldi a pioggia per la scuola (clicca
qui per leggere).
Numerose le lettere indirizzate al Presidente Mattarella, al
Governo, al Premier, ai presidenti delle Camere del Senato e dei Deputati, alla
Ministra, unitamente alle petizioni lanciate con migliaia di firme: ne hanno
parlato tutte le testate giornalistiche e i Tg. Varie le voci politiche che si
sono levate a conferma che è un tema urgente, che non può essere ignorato (clicca
qui per una sintesi).
ORA MANCA L’ULTIMO MIGLIO che si
gioca al Governo e al Parlamento, se non tradiscono la famiglia e i cittadini:
allora la vittoria in una battaglia di civiltà sarà assicurata.
Le parole di grande buon senso ora
però vedono il Governo, nel miglioramento del decreto Cura Italia, impegnato
a prendere atto dei numerosi emendamenti presentati, altrimenti sia consapevole
che dovrà spiegare ai 900.000 allievi della scuola paritaria, ai loro genitori
e ai 100.000 docenti le ragioni che lo hanno convinto a sacrificarli,
nonostante il beneficio che apporta il pluralismo educativo, accanto a quello
economico di 6 mld annui; ma, peggio, dovrà spiegare - sempre il Governo -
quale peso ha avuto l’ideologia, tanto da potersi permettere, in tempi di
emergenza coronavirus, una spesa (prevista ed evitabile con la gestione del
buon padre di famiglia) di euro 5 mld nel prossimo anno scolastico.
02.04.2020 da La Verità “Sulle
paritarie errore da matita blu. Il comparto, con i suoi 900.000 allievi, è un
pezzo di futuro del Paese. Se lo Stato non lo sostiene economicamente oggi,
pagherà un conto molto più salato domani” (clicca
qui per leggere il conto)
Anche per la scuola, per dirla sempre
con Baricco, «c’è una partita che ci aspetta da un sacco di tempo. Che
sciocchezza imperdonabile sarebbe avere paura di giocarla».
Segnalo una serie di articoli che vi
invito a condividere… la goccia che scava la roccia.
02.04.2020 da TuttoScuola, “Emergenza
Coronavirus: molte scuole paritarie a rischio chiusura definitiva”. Immediate
sono state anche le reazioni delle forze politiche, alle quali tutti gli enti
gestori, laici e cattolici, hanno fatto appello per chiedere un intervento già da oltre due settimane. In prima fila i partiti di
opposizione, Lega e Forza Italia, che hanno presentato emendamenti al decreto
legge ‘Cura Italia’, ma anche Italia Viva, che fa parte della maggioranza di
governo, attraverso un suo deputato, Gabriele Toccafondi, capogruppo del
partito renziano in Commissione Cultura alla Camera (clicca
qui per leggere).
02.04.2020 da NBQ, “Paritarie al collasso. Più che il virus poté il governo”. La relazione della Ministra Azzolina in Senato ha visto emergere timidamente la situazione delle scuole paritarie. Per la prima volta, nell’Aula, è risuonato il termine “costo standard” di sostenibilità per ovviare a prospettive drammatiche, che non sono precisamente un “affare personale” delle scuole pubbliche paritarie, ma toccano – e pure drammaticamente, in prospettiva certa – tutto l’impianto della scuola pubblica italiana, statale e paritaria. Ecco in tre punti la questione (clicca qui).
02.04.2020 da Il Giornale, “Aiuto per le rette delle scuole
paritarie. Molti genitori sono già in cassa integrazione! Di Maristella Gelmini
e Massimo Salini” (clicca
qui per leggere).
26.03.2020 dal Sindacato SNALS, Petizione scuole paritarie
per affrontare emergenza coronavirus: la senatrice Gallone
al Senato, in accordo con il Dipartimento Istruzione del partito,
presenterà un emendamento al decreto Cura Italia per chiedere con forza la
detraibilità integrale delle rette versate nei mesi di chiusura per il
Coronavirus dalle famiglie che affidano l’istruzione dei loro figli alle scuole
paritarie (clicca
qui).
24.03.2020
da Interris, Il rischio del monopolio educativo nell’Italia del dopo-Covid. Un
appello, passata l'emergenza, per scongiurare il rischio di precludere ai
genitori la possibilità di scelta fra scuola pubblica statale e pubblica
paritaria (clicca
qui per leggere).
E che non sia una battaglia ideologica si evince da questa lucida analisi che ne fa il Fatto Quotidiano a firma di Alex Corlazzoli (maestro presso la scuola statale, giornalista, ospite televisivo per i programmi scuola. Insomma una voce preparata, autorevole e sicuramente onesta intellettualmente).
31.03.2020 da Il Fatto Quotidiano, “Coronavirus, le scuole paritarie chiedono il rimborso delle rette: “Se le famiglie non pagano non possiamo versare gli stipendi” (clicca qui per leggere).
31.03.2020 da Orizzonte Scuola, “Coronavirus, docenti delle paritarie rischiano di non essere pagati, petizione per detrarre la retta dalle tasse” (clicca qui per leggere).
Andiamo avanti con coraggio.
Un carissimo saluto, sr. Anna Monia
P.S. In questa sezione potrete trovare costanti aggiornamenti in
tema di Scuola e Coronavirus (clicca
qui).
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