Gentilissimi tutti,
la parola chiave in queste ore è “dovere civico”. Lo stato
d’emergenza in cui versa la Nazione ora ce lo impone.
Leggo
anche, in queste ore, parole e dichiarazioni ambigue perché chi, per
inerzia o timore di perdere il potere, sta tradendo i cittadini, forse pensa
che tale modalità possa “salvargli la faccia” e consentirgli di
ripresentarsi, come se nulla fosse, alle prossime elezioni, confidando nella
scarsa memoria dei cittadini.
Sfortunatamente
per queste persone, il covid-19 ha cambiato l’Italia (e il mondo) e ciascuno di
noi. I cittadini non sono più gli stessi: mesi di isolamento li hanno
portati necessariamente a riflettere e a confrontarsi con la realtà interna a
se stessi ed esterna; lo stato di emergenza ha imposto loro di maturare un
giudizio obiettivo sulla realtà; ci siamo fermati e la frenesia di un tempo,
che favoriva “comunicazioni veloci” e confuse, reazioni primarie e forse
poco pensate, ha ceduto il passo a “comunicazioni ponderate”,
riflettute, riviste.
Il “fattore
velocità”, che ha purtroppo in questi anni obnubilato il cervello, e che è
stato abilmente sfruttato da chi aveva interessi non propriamente a favore
della Res-Publica, ormai è stato sostituito dal “fattore
responsabilità”. Siamo tutti più fragili e quindi più solidali, meno
disponibili ad essere sfruttati, usati, strumentalizzati per interessi terzi.
Come a dire: ora siamo tutti più attenti e adulti.
Gli
italiani del dopo covid-19 non hanno più intenzione di essere presi in giro e
manovrati; sembra che solo la classe politica non se ne sia accorta. In questi
giorni il senso di responsabilità dei cittadini è evidente: docenti precari
della scuola statale sono scesi in campo a supporto della famiglia e della
scuola paritaria, testate come Repubblica e Il Fatto Quotidiano, da sempre
ideologicamente avverse, chiedono al Governo di prendere in considerazione le
richieste di salvare le paritarie per salvare la statale, i sindacati ricordano
che occorrono talmente tanti miliardi di euro per ripartire con la scuola statale,
che perdere questo comparto sarebbe da irresponsabili. Ma ormai se ne è
lungamente parlato: non serve ripetersi.
Queste sono
ore decisive: il decreto scuola è stato approvato obtorto collo: non c’era
alternativa. Chi ha seguito le dirette dal Senato e dalla Camera, ha visto che
anche le forze della Maggioranza più sensibili, Pd e Iv, hanno dovuto cedere
agli alleati 5 Stelle e Leu, contrari, e bocciare i propri emendamenti come
quelli dell’opposizione, che nella più ampia trasversalità bipartisan avrebbero
salvato la Nazione.
Appare
evidente che questo governo è sbilanciato: Pd e Iv sono a traino e devono in
qualche modo mantenere gli equilibri che rendono i 5 Stelle probabilmente più
forti rispetto alle intenzioni di voto odierne degli elettori.
07.06.2020 da NBQ – “Paritarie povere chiuse, ricche a galla
grazie alle statali”, il Decreto
scuola è legge e le paritarie cadono come birilli. A decine
stanno annunciando la chiusura. Ma sono le scuole con rette
basse. Piccoli presidi di libertà educativa (delle periferie e del Centro-Sud)
sotto i 2.500 euro di retta. Invece, nelle scuole paritarie che hanno rette dai
4.500 euro in su (per la primaria); 6.800/8.000 (per il liceo) euro in su,
stanno arrivando richieste di allievi provenienti dalla statale, spaventati dal
caos. Questo è il classismo che il Governo permette (in un paio di anni
avremo le scuole statali e le scuole paritarie dalle rette over 8.000 euro?
Forse). E le briciole sono solo per gli allievi fino a 16 anni. Nuovo
appello a Pd e IV: votate gli emendamenti dell'opposizione (Link).
ORA COSA SI
FA?
Da Martedì 09.06.2020 inizia l’iter per la conversione del DL Rilancio in legge: Si
riparte dall’esame degli emendamenti in Commissione Bilancio, in seguito il Dl
Rilancio approda alla Camera dei Deputati e infine al Senato. I prossimi
saranno 15 giorni molto importanti.
Questa è
l’unica chance che ha il Governo nelle sue
aree più sensibili (che ringraziamo), di cui ricordiamo la presenza, stando
alle loro dichiarazioni di votare Sì agli emendamenti dell’opposizione e
viceversa.
E’
opportuno citare con maggiore precisione quali sono le forze coinvolte, che
cosa dichiarano e come agiscono, di modo che - seguendo le dirette o
semplicemente la stampa quotidiana - ciascuno abbia gli strumenti per farsi
un’idea del possibile, ennesimo bluff delle aree sensibili o del gioco di forza
delle aree contrarie, rispetto alla sorte della scuola pubblica, statale e
paritaria.
Il GOVERNO
è composto da aree politiche che in modo unitario si sono dichiarate solidali
nell’aiutare la famiglia, riscattare la scuola pubblica paritaria e salvare la
scuola pubblica statale. E’ opportuno
sospendere ogni giudizio in punta di diritto e di economia, perché sono materie
non opinabili; ora si deve correre con i cavalli a disposizione. Si riservano
ad altre sedi e occasioni le dissertazioni giuridiche ed economiche, che
sicuramente, comunque, esploderanno in tutte le loro conseguenze.
PARTITO
DEMOCRATICO: leader ZINGARETTI; per ragioni
di spazio, a titolo esemplificativo si citano tre rappresentanti-simbolo, che
riassumono le dichiarazioni di tutti i membri: l’ex Ministro Luigi BERLINGUER,
padre della Legge sulla Parità L. 62/2000, l’ex ministra Sen. Valeria FEDELI,
che costituì i tavoli sui costi standard di sostenibilità per allievo a
completamento della legge, e la Sen. Flavia MALPEZZI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Governo Conte-II)
che da sempre dichiara che la Scuola è un tema trasversale alla politica tutta.
FAVOREVOLE.
ITALIA
VIVA: leader RENZI; numerosi i suoi
interventi di questi mesi: era il Premier quando con la Ministra Giannini si avviò
la ricerca sui costi standard di sostenibilità per allievo a completamento
della legge sulla parità; l’on. Gabriele TOCCAFONDI, da sempre in prima linea
per garantire al “corpo sistema scolastico” la salute di entrambe le gambe,
scuola statale e paritaria, come le definisce lui stesso; l’On. Camilla
SBROLLINI non ha mai fatto mistero di quanto Autonomia, Parità e Libertà di
scelta educativa siano necessarie al Paese Italia. Non ultimo si riveda
l’intervento alla Camera dei Deputati in occasione del Dl scuola. FAVOREVOLE.
LEU: leader GRASSO; per ora nessuna dichiarazione se non
dell’onorevole Stefano FASSINA che, nel corso dell’Audizione in commissione
Bilancio, è parso molto disponibile ad aiutare le famiglie più povere ad
esercitare il proprio diritto, presentandosi come persona molto ragionevole e
sensibile; potrebbe influenzare positivamente qualcuno dei suoi. NON FAVOREVOLE al 93%.
MOVIMENTO 5
STELLE: leader CRIMI, assolutamente contrario.
Hanno il Ministero dell’Istruzione e la Ministra AZZOLINA ha dichiarato che
non lascerà indietro nessuno nel rispetto della libertà di scelta educativa.
Il sistema integrato a suo dire è importante e la scuola paritaria ha un
ruolo fondamentale. Di conseguenza, il M5S dovrebbe essere favorevole, ma
poiché tra le fila aleggia una certa confusione endemica, la sensazione è di
inaffidabilità, sia per il pro che per il contro. NON FAVOREVOLE, con gli opportuni distinguo.
Esistono
poi componenti minoritarie per numero, Gruppo MISTO e vari dissidenti, che
possono spostare l’ago della bilancia del buon senso, ma che non è possibile
citare per ragioni di spazio.
Passiamo
all’OPPOSIZIONE: tutti FAVOREVOLI.
Lapalissiano, si potrebbe pensare: ma
quello che interessa oggi è una MAGGIORANZA NUMERICA, che segua agli accordi
BIPARTISAN, e soprattutto una Opposizione responsabile.
FORZA
ITALIA: leader BERLUSCONI. Numerosi gli
interventi del Sen. TAJANI, dalla Sen. GALLONE alla sen. RONZULLI, dall’on.
APREA all’on GELMINI. Anche qui citiamo i massimi esponenti consapevoli che
sono numerosi gli interventi, come si evince dagli atti. FAVOREVOLE.
LEGA: leader SALVINI. Numerosi gli interventi, dal Sen. PITTONI, al
Sen. GARAVAGLIA, dall’on. GUSMEROLI alla sen. RIVOLTA. FAVOREVOLE.
FRATELLI
D’ITALIA: leader MELONI. Numerosi gli
interventi, dall’On. FRASSINETTI al sen. RAMPELLI, dall’On. MOLLICONE al Sen.
IANNONE. FAVOREVOLE.
UDC: leader CESA. In prima linea la sen. BINETTI, forte probabilmente
anche della sua esperienza nella sanità, e pragmatica, caratteristica che si
confà ai medici per non perdere il paziente sotto i ferri. FAVOREVOLE.
NCI: leader LUPI, da sempre in prima linea. FAVOREVOLE.
Si tratta
di una trasversalità posta nero su bianco, che non ha precedenti, evidenziata
da AGENZIE BIPARTISAN DAL SENATO (link)
ALLA CAMERA (link).
Lo scenario prevedibile è il seguente:
1. MAGGIORANZA POLITICA. Si
compattino, convincano per quanto possibile LEU e 5 Stelle a dare un segnale
proprio a quei poveri che intendono aiutare e che, come è stato dimostrato,
stanno invece cadendo sotto la scure della loro ideologia. Sarebbe un bel
segnale di onestà, per i cittadini, il voto favorevole di Maggioranza e Minoranza.
2. MAGGIORANZA NUMERICA (in
mancanza della precedente). Il voto sì di PD-IV-GRUPPO MISTO –FI
–FDI-LEGA-UDC-NCI e di qualche membro di LEU e di 5STELLE.
Si ricorda
che con una manovra di 800 mln, tanto ora deve manovrare nel DL rilancio il Governo,
ampi sono i margini. Inoltre, a fronte di un danno economico di 5.4 Mld di euro
e di un danno sociale che è stato ampiamente spiegato, se non viene in soccorso
il buon senso di diritto, venga almeno considerata la convenienza economica.
L’ideologia si dovrebbe arrestare di fronte a un danno economico paragonabile
per portata al costo di una guerra civile.
Se però
fosse la sete di potere ad impedire al Pd e a Iv di votare gli emendamenti dell’opposizione (e viceversa, si
ricorda), per dare man forte ai compagni di scorribande 5 stelle, allora,
forse, occorre ricordare che il potere, una volta perso, lo si può riavere, la
dignità e il rispetto, una volta persi, si perdono per sempre.
Inoltre,
l’indicazione dei nomi deve far scattare la responsabilità: non solo ciascuno
se l’assumerà di fronte al proprio elettorato, ma di fronte ai posteri e a chi
in futuro sarà ricordato come colui che ha segnato la 4^ Tappa del sistema
scolastico (segnalo il Video dell’autorevole professore e scrittore
Giancristiano DESIDERIO link)
che avrà due alternative:
1. 4^ Tappa della scuola
italiana, “Il sistema scolastico classista e INIQUO”: la scuola di Stato,
unica e di regime e la scuola Paritaria Privata per i Ricchi. Le scuole dei
poveri, presidi di libertà e argini contro mafia, camorra e malavita
organizzata, cadranno sotto la scure di questo meccanismo perverso che non si
schiera a favore dei poveri, tenendoli in ostaggio. I cittadini liberi sono
pericolosi perché, pensando con la propria testa, non sono gestibili.
2. Oppure 4^ Tappa della scuola
italiana, “Il sistema scolastico INTEGRATO”: il Covid-19 è un cigno nero
che diventa una opportunità per un sistema scolastico integrato, più equo in
quanto la scuola pubblica statale viene salvata con l’Autonomia e la scuola
pubblica paritaria con la Libertà, operazione che le prime 3 fasi non sono
state capaci di conseguire.
Come vorranno essere ricordati questi
politici italiani? Uomini e donne coraggiosi o irresponsabili che per
convenienza hanno tradito i più deboli …? Per l’inerzia c’è solo la
dimenticanza sotto una coltre di polvere.
Infine, un appello: moltissimi di quei poveri confidano che Il Presidente MATTARELLA,
da uomo saggio e rispettoso, intervenga nei modi che la Costituzione gli
consente. Hanno espresso la loro solidarietà anche la Presidente del Senato
Maria Elisabetta CASELLATI e la vice presidente della Camera dei
deputati, Mara CARFGANA. Ci sono silenzi e silenzi, quelli che non
dicono nulla (l’inspiegabile silenzio del Premier CONTE che ben conosce
i termini del problema e il baratro che rischia di aprirsi) e quelli che
dicono molto con i fatti (il silenzio in attento ascolto del Presidente
MATTARELLA).
Il decreto
Rilancio è stato firmato il 19/05/2020 sera, dopo che nell’art. 233 fu inserito
il fondo straordinario di 70 Mln di euro al capitolo scuole paritarie, che sino
al giorno precedente avevano zero euro. Sarà coincidenza che quel fondo è stato
trovato in extremis nel corso della prima giornata di sciopero rumoroso? Non
esistono coincidenze in questi casi; esistono gli interventi oculati che
cambiano il corso degli eventi e quel fondo, benché paragonabile ad una
briciola che non garantisce la sopravvivenza, li ha cambiati.
Ora si
aprono margini di intervento nei prossimi giorni, per portare quel fondo a 1
Mld di euro (link):
anche qui abbiamo già spiegato che non sono soldi cash ma operazioni di
composizione. Si rimanda, per comprendere, al video dell’audizione in
commissione Bilancio del 29.05.2020 (link).
Nelle
prossime ore si può salvare la Nazione liberandola dall’ideologia. Sarà anche
merito di tutti i presidi, i docenti, i genitori della scuola statale che non
hanno fatto mancare la loro solidarietà al comparto della scuola paritaria; lo
dimostra, a nome di tutti, la lettera di una preside pubblicata da INTERRIS - La
testimonianza di una preside: “Scuole pubbliche paritarie: qualcosa cambierà?”
(link).
Si
ringrazia sentitamente il prof. Alessandro D’AVENIA per il suo supporto alla
Scuola Libera e alla Nazione. Da IL CORRIERE DELLA SERA – Ultimo Banco 39. Il
portafoglio dell’alunno (clicca
qui)
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