giovedì 6 febbraio 2020

[A.M.Alfieri News] Libertà di Educazione: "Qualcosa si muove, sosteniamolo!" - News del 6 Febbraio 2020

Carissimi,
non possiamo che condividere le riflessioni di Marco Lepore.

04.02.2020 da Tempi, Scuola: Serve un popolo, non bastano gli specialisti. A chi importa davvero, oggi, la libertà di educazione? Quanti giovani, anche nel mondo cattolico, sanno di cosa si tratta e perché è fondamentale? Quanti sarebbero realmente disposti a scendere in piazza per difenderla? Si indebolisce, ogni giorno di più, la domanda (prima ancora della coscienza) su ciò che vale, ciò che è vero, ciò che è giusto, sotto la terribile pressione della cultura edonista e nichilista che ci pervade tutti (clicca qui per leggere).

Ha ragione da vendere, siamo forse un po’ tutti quanti persi dietro a slogan che non riusciamo neanche più a denunciare e a chiarire (pensando che non serve; allora, quando tace la ragione, parla l’ideologia che può solo alimentare la discriminazione). Eppure il ventennio della L. 62/2000 dovrebbe riportare alla memoria di ciascuno di noi quella piazza piena che ha mosso uomini e donne di buona volontà disposti a perdere e a perdersi per la garanzia di un diritto.

E’ anche vero che questo modo cosi superficiale e approssimativo di approcciare le questioni suscita nelle persone dal serio percorso culturale una legittima resistenza a chiarire i termini dei problemi (in assenza di contraddittorio preparato ci si scoraggia…). Avverto così il dovere (morale e civico) di ringraziare gli amici (siete in tanti) che in modo eroico restano in campo.
05.02.2020 da Tempi “Chi ha dimenticato la battaglia educativa. Facciamo i nomi” di P. Zola.  A fronte di questa troppo sintetica e pessimistica analisi, vorrei precisare che vedo anche permanere in parti ancora significative del popolo una profonda preoccupazione educativa, perché quello che il grande Chesterton definiva come “uomo comune” non muore mai ed è sempre pronto a rinascere. Cerchiamo di non spegnere i lucignoli fumiganti e uniamoci in una instancabile vigilanza positiva su un tema che determina il grado di civiltà di un intero popolo. (clicca qui per leggere)
04.02.2020 “Liberiamo la Scuola dallo Stato” di G. Desiderio Suor Anna Monia mi invita a scrivere un pezzo sulla libertà della scuola. Lo faccio malvolentieri, ma non per lei, che conduce una sacrosanta battaglia civile sui costi scolastici e sulla libertà di scelta, piuttosto per me. Da tempo la scuola mi procura solo angoscia, nonostante pensi che sia l’unico rifugio dello spirito e nonostante le sue particelle elementari – l’allievo e il maestro – siano mortificate nel loro rapporto di reciproca crescita e conoscenza da un circo mediatico-politico-conformista che grava sul centro dell’anima italiana (clicca qui per leggere).

Ora guardo al convegno del 13.02.2020 come ad un punto di non ritorno. A vent’anni dalla Legge sulla parità (L.62/00) la politica, e ciascuno di noi, è di fronte ad un aut-aut.

Delle due l’una: a) o si danno le gambe alla Legge 62/2000 attraverso i costi standard di sostenibilità per allievo, b) oppure ciascuno di noi si assumerà la responsabilità di aver realizzato in Italia la scuola unica di Stato e la scuola paritaria dei ricchi per i ricchi. Allora sarà chiaro che non importa a nessuno il rischio del monopolio educativo.

Convegno evento "LIBERA SCUOLA IN LIBERO STATO: il diritto alla libertà di scelta educativa è un principio sancito nel diritto nazionale e internazionale", che si terrà il 13 febbraio p.v. dalle 9.30 alle 13.30 a ROMA, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.

Condivido alcuni studi per chiarire il recente slogan apparso in questi giorni “No alla regionalizzazione della scuola e allo smantellamento della scuola pubblica”.

04.02.2020 da Formiche: “NO alla Regionalizzazione e allo smantellamento della Scuola Pubblica.” Colpisce come il dubbio (ideologico) sia ancora molto solidificato sul concetto di pubblico. Quando il servizio dell’istruzione è pubblico? (clicca qui per leggere)

03.02.2020 da Formiche “Sistema Scolastico Italiano è Regionalista: Cause e Rimedi”. Il Sistema Scolastico Italiano è sempre più Regionalista.
Le cause: a) lo “Statalismo imperante”; b) gli “slogan farciti di ideologia”.
rimedi: a) autonomia; b) parità; c) libertà di scelta educativa” (clicca qui per leggere).
01.02.2020 da Tempi, “Scuola, qualcosa si sta muovendo”. Caro direttore, qualcosa si sta muovendo. E si sta muovendo in un campo in cui siamo fermi da più di settant’anni. Mi riferisco al tema della libertà di educazione, che in Italia, Paese teoricamente cattolico (oggi neppure più teoricamente), è sempre stato bloccato proprio dal fatto che esistono molte scuole “cattoliche”. In che senso qualcosa si muove? (clicca qui per leggere)
Guardiamo con fiducia al prossimo appuntamento del 13 febbraio 2020 (ore 09.30/Roma - Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani) che aggiunge un nuovo tassello al nostro impegno di chiarezza e coinvolgimento trasversale, affinché uomini e donne di buona volontà - riscoprendosi al servizio del più debole - ritrovino che “la povertà educativa” è una povertà da sanare.
Credo che nessuno che ricopra un ruolo pubblico, soprattutto dagli scranni del Parlamento, e in particolare del Governo, possa sottrarsi al confronto senza suscitare legittimi dubbi.
Andiamo avanti con coraggio: siamo ad una svolta…

Un carissimo saluto.
Sr. Anna Monia Alfieri

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