domenica 15 settembre 2019

[A.M.Alfieri News] La scuola che non protegge il disabile e le colpe della politica - News del 15 Settembre 2019


Gent.mi tutti,


“Signora non abbiamo docenti di sostegno… la invitiamo caldamente a tenersi suo figlio (mica è un bene collettivo) a casa. Cerchi di arrangiarsi come può; non sapremmo come fare” si sentono dire circa 3 famiglie su 4 (mancano 28 docenti su 36).
“SIAMO ANCORA QUI”: con l’avvio del nuovo anno scolastico un grido d’allarme si leva da diversi uffici scolastici regionali; a tutte le latitudini dello Stivale “mancano i docenti di sostegno”. L’ultimo grande nodo del capitolo irrisolto della scuola.
13.09.2019 da Tutto Scuola Caos Sostegno: in Veneto alunni disabili non accolti in classe. Donazzan: ‘Soluzione non accettabile’. La cosa gravissima è che si tratta di bambini con certificazioni, quindi i più fragili, spesso con disabilità.  (clicca qui per leggere)
Se questo succede nell’efficiente regione Veneto possiamo solo immaginare cosa stia succedendo nel resto d’Italia. Un fenomeno denunciato più volte e da più parti, lungo questi ultimi 10 anni, nella più assoluta indifferenza politica. Chi è abituato a gestire organizzazioni complesse e a risolvere i problemi sa bene quanto segue.
Lasciare irrisolti (per un lungo arco temporale) i problemi, alimentando la confusione (dove tutto e il contrario di tutto è possibile) ingenera nei cittadini quel senso di frustrazione e di impotenza (Tanto cosa si può fare? Sono anni che diciamo le stesse cose… Non ci resta che arrangiarci come possiamo) funzionali all’arte della discriminazione. Una vera e propria arte, questa, utilizzata da chi è incapace di condurre le cose assumendosene tutta la responsabilità sino in fondo e che al contrario è abituato a spostare “ad altri la responsabilità degli eventi e dell’inerzia” e “nel tempo il problema” con la logica conseguenza che a pagarne il conto sono sempre e solo le fasce più deboli.
La discriminazione non è mai casuale e se viola la dignità di quei poveri che non hanno voce, e che probabilmente non solo non meritano la prima pagina, ma neanche i like di una delle pagine social più seguite, è segno che non abbiamo denunciato a sufficienza e in modo efficace per condurre i cittadini a sdegnarsi e a scendere in campo, ripresentando soluzioni possibili che il Governo non può continuare ad esimersi dal prendere in considerazione, senza venire meno alla propria funzione di garante del bene pubblico. Dal canto nostro si continua a denunciare, ma anche a fornire la soluzione di diritto, di economia, di buon senso. Nessuno si senta più legittimato ad accampare scuse.
Anche questa lunga intervista, rilasciata al giornalista Stefano Filippi e pubblicata sul quotidiano LA VERITA’ 09.09.2019, getta luce sugli obiettivi: «Alla scuola italiana serve autonomia»; «Assurdo tagliare i contributi alle paritarie: lo Stato per questi alunni spende 500 euro all’anno, per gli altri 10.000. Dobbiamo introdurre ticket e costi standard come avviene per la sanità» (clicca qui per leggere)
Carissimi, non lasciamoci togliere la SPERANZA; ciascuno di noi può contribuire a sanare questa situazione drammatica: “gli alunni italiani portatori di handicap sono discriminati due volte”. Il limite può divenire il trampolino di lancio di una persona, che va anche a beneficio dell’intera società; oppure può trasformarsi in una prigione che denigra, lesiva della dignità della persona, dei genitori, dell’intera società.
Lo sa bene una donna, eroina dell’ordinarietà vissuta con dignità, che è divenuta un esempio positivo trasformando un gravissimo evento in una chance per l’intera Nazione. Allora la domanda è: perché continuare in questa malsana cultura dell’assistenzialismo sociale che fa solo grandi danni e toglie la dignità alle persone? Si muore di oltraggio alla dignità e alla libertà più che di fame.

13.09.2019 da Formiche SCUOLA/DISABILI/INSEGNANTI SOSTEGNO: Scende in campo Giusy VERSACE (clicca qui per leggere)

In uno Stato di diritto quale è l’Italia nella misura in cui garantisce i diritti che riconosce dobbiamo chiedere si ponga fine alla gravissima ed ennesima discriminazione che si sta consumando in questi giorni fra i banchi della buona scuola italiana, nel Paese dell’integrazione, delle pari opportunità, dove ci si sdegna per qualsivoglia discriminazione ai sensi dell’art. 3 e poi si chiudono gli occhi, le orecchie e la bocca di fronte alla madre di tutte le discriminazioni:  “Tu, disabile, non hai nessuna chance se i tuoi genitori sono i primi finanziatori della cattiva gestione dello Stato”. Non ci spiegheremmo altrimenti le ragioni di un gettito fiscale sempre più alto a fronte di disservizi a tutti i livelli, con un debito pubblico fuori controllo. Scarsa attitudine all’organizzazione di realtà complesse? “Licenziato!” direbbe un direttore al proprio amministratore delegato, non potendo rischiare di chiudere e licenziare… Ancor più si dovrebbe dire a chi gestisce la cosa pubblica ai massimi livelli, dove non si timbra il cartellino ma si provocano i risultati drammatici.
Condivido la sintesi del Convegno “Il diritto di apprendere e la libertà di scelta educativa. La Buona Scuola Pubblica Paritaria sta scomparendo?” che si è tenuto venerdì 06.09.2019 a Vicenza in un clima positivo e costruttivo del quale ringrazio le scuole e gli organizzatori.

12.09.2019 da Settimanale La Voce dei Berici “Libertà di scelta educativa, diritto di ogni famiglia. Un incontro in Seminario vescovile ha fatto chiarezza sulla situazione del sistema scolastico italiano «discriminatorio, classista e regionalista» a firma di Marta Randon. Le scuole paritarie stanno, piano piano, scomparendo? Le famiglie hanno ancora voglia di vera libertà educativa? Sono davvero informate sulla reale situazione del sistema scolastico italiano? Sono i quesiti che hanno dato il via all’incontro di venerdì scorso 6 settembre in Seminario, organizzato dalle scuole cattoliche paritarie di Vicenza: Farina, Dame Inglesi, Fondazione Levis Plona e Patronato Leone XIII. Una giornata di approfondimento inserita in un cammino che gli istituti paritari cittadini hanno intrapreso per conoscersi ed approfondire la loro non facile condizione nel panorama del sistema nazionale di istruzione italiano. L’obiettivo è unire le forze per essere più forti e visibili. (clicca qui per leggere)

Crediamolo, la garanzia dei diritti passa da una azione culturale onesta intellettualmente e continuativa nel tempo … allo scopo ringrazio del Vostro aiuto e confido possiate diffondere queste belle notizie di civiltà che ci avvicinano alla meta.
Andiamo avanti con coraggio.
Un caro saluto.
Suor Anna Monia Alfieri

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