mercoledì 28 dicembre 2016

Di chi è la scuola?



Gent.mi tutti,
mentre ci avviamo verso la conclusione dell'anno solare resta viva la nostra azione culturale affinché non si spengano i riflettori sulla più grave ingiustizia sociale: solo in Italia la famiglia non può agire la propria responsabilità e libertà educativa in un pluralismo educativo. La famiglia può scegliere di ricoverare il nonno al San Raffaele pagando un ticket; non può scegliere di educare il nipote presso una buona scuola pubblica paritaria, perché i genitori, con il loro lavoro, non possono pagare e le tasse e la retta che fa funzionare la scuola (clicca qui per leggere). Continuiamo a porre al centro lo studente e condividiamo così alcune riflessioni, certi del Vostro supporto in una azione culturale sempre più necessaria, forti della certezza che un giorno questa ingiustizia sarà sanata.
 24.12.2016 da Il Giornale, Il Commento: SCUOLA AL BIVIO TRA SPRECHI E COSTI STANDARD, L'alternativa dei finanziamenti a pioggia rappresenta il tracollo economico non solo della scuola pubblica statale, ma anche della pubblica paritaria. Tertium non datur (clicca per leggere).
 - 16.12.2016, da FC. Di chi è la scuola? Ragioniamo sul fare prima che sui Ministri. Le nostre domande al neo ministro dell'Istruzione, al di là delle velenose polemiche su diplomi, lauree ed esami di Maturità. Perché i politici passano ma la quotidianità della scuola rimane attaccata ai nostri figli. Primo: le velenose polemiche su diplomi, lauree ed esami di maturità fanno dimenticare la prima grande questione, su cui si dovrebbe invece riflettere: perché, tra le tante conferme ministeriali, proprio il Ministro Giannini è saltato? E perché proprio con una così radicale discontinuità, da un Rettore universitario a una ex-sindacalista del tessile, con scarsissima esperienza – e quella poca molto antica - di sistemi scolastici? Perché cambiare proprio uno dei Ministeri che aveva attuato una concreta azione di riforma, qualificante nell'agenda del governo Renzi? In altre parole, si cambia solo un Ministro o si boccia la "buona scuola"? A me interessa soprattutto sapere questo, perché i ministri passano (anche se spesso lasciano il segno, e non sempre un buon segno...), ma la quotidianità della scuola rimane attaccata ai nostri figli. E allora voglio sapere se ci aspettano nuove miracolose riforme, tutte da inventare, o se nella scuola si continuerà ad applicare la "buona scuola" (clicca qui per leggere).
MA NON MANCANO LE BUONE NOTIZIE che sono anzitutto delle vittorie culturali e di civiltà
Finalmente dopo un impegno non indifferente e una task force fatta di generosa unità fra le Associazioni, l'Ufficio Scolastico per la Regione Lombardia nella persona della Dott.ssa Campanelli e il Dipartimento Scuole non Statali MIUR nella persona della dott.ssa Palumbo, sono stati erogati tutti i contributi alle scuole della Regione Lombardia dopo ben 14 mesi di lungaggini, rimbalzi e burocrazia. Si segnala la tabella di distribuzione al fine di voler verificare gli accrediti saldo a.s. 15/16 e primo acconto 16/17 (clicca qui). Ancora una volta l'unità e la forza della cultura, che sempre si erge sovrana sull'ideologia che uccide le persone e le idee, hanno avuto la meglio. Non smettiamo mai di crederci e diciamo ai nostri studenti che lo studio serio, quello che guarda alla realtà a 360 gradi senza mezze misure o peggio senza inganni, ha la forza di renderli uomini e donne liberi, capaci di cambiare la Società dal di dentro in modo propositivo. Mi ha colpita la lettera di questo docente che conosco solo attraverso il suo scritto, ma rappresenta il "maestro", quello che sa porre al centro lo studente.  La lettera aperta di un Prof alla Fedeli: "Cosa dirò agli studenti?" (clicca qui per leggere). La verità non si presta alle polemiche, alle prese di posizioni o agli schieramenti... E' così, prendere o lasciare.
Con i più cari saluti. sr Anna Monia con i consiglieri della Fidae Lombardia

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