Gentilissimi
tutti,
come
ho dichiarato in un' intervista rilasciata al TG andata in onda ossi su
canale 69 del digitale terrestre (clicca
qui per il video) continua la nostra azione
culturale. I due prossimi appuntamenti:
- Venerdì 20 Gennaio 2017 ore 21.00 Seminario "Quale scuola in un cambiamento d'epoca? Il diritto di apprendere", presso l'Auditorium Istituto l’Aurora Via Buonarroti, 60 Cernusco sul Naviglio (clicca qui per leggere il programma). Leggiamo nel Comunicato Stampa: "Qual è lo stato dell’arte della parità scolastica oggi? C’è un effettivo diritto formale di scelta educativa per le famiglie? Si può giungere a risolvere il problema del costo standard di sostenibilità e qual è la posizione dello Stato rispetto a questo? Perché in Italia il diritto di sistema integrato di istruzione è diverso rispetto al resto d’Europa? Quali sono le difficoltà e le discriminazioni nei confronti di chi sceglie una scuola paritaria? Il “ diritto di apprendere” è una cosa diversa dalla libertà di educazione o un suo sottopunto? In che senso?" (clicca qui per leggere).
- Sabato 21 Gennaio 2017 ore 09.00 – 12.30 Convegno "Per la libertà di scuola e di educazione dei nostri figli. Proposta per una scuola sostenibile: IL COSTO STANDARD", presso Auditorium san Barnaba Corso Magenta, 44 –BRESCIA (clicca qui per il programma). Leggiamo nel Comunicato Stampa, "La proposta 2017: il costo standard di sostenibilità per studente e gli strumenti applicativi. Per svolgere la proposta del 2017 le domande che ci guidano sono queste: nella scuola italiana è davvero possibile mettere lo studente al centro dell’azione didattica ed educativa, attuando il principio della libertà di scelta educativa della famiglia? È possibile far ‘risparmiare’ lo Stato (che siamo noi) e tutta la collettività eliminando gli sprechi e incentivando tutte le scuole a migliorarsi continuamente? È possibile una scuola di qualità e inclusiva? A queste le domande Maria Chiara Parola, Marco Grumo e Anna Monia Alfieri risponderanno con una ricerca che illustra la tesi che «oggi, in Italia, è possibile garantire la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il ‘costo standard di sostenibilità per studente’ facendo pure risparmiare lo Stato e la collettività sui costi di gestione della scuola stessa». La ricerca spiega in modo scientifico e del tutto comprensibile al cittadino consapevole che le detrazioni, le convenzioni, i voucher, il buono scuola diventeranno sempre più strumenti efficaci solo in applicazione di un nuovo e rivoluzionario modo di concepire la spesa scolastica: quello del costo standard di sostenibilità, unica possibilità per rinnovare davvero e ottimizzare la scuola a tutti i livelli. È una svolta storica nell’ambito della spesa scolastica a vantaggio dell’alunno posto al centro, della famiglia che potrebbe finalmente beneficiare della libertà di scelta, dello stesso Stato" (clicca qui per leggere). Vi aspettiamo numerosi (qui la rassegna stampa)
- 19.01.2017
su Repubblica Roma, (pag. 16) leggiamo "La Proposta che pone al
centro lo studente che dal 2015 riscuote il favore della stampa, dei cittadini
e incassa milioni di like", Ma lo Stato non può reggere
finanziamenti aggiuntivi per la scuola tout court. L’unica soluzione per
evitare il tracollo della scuola pubblica, sia statale che paritaria, è il
costo standard di sostenibilità per allievo. Lo dimostra scientificamente il
saggio “Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema
integrato”, ed. Giappichelli, 2015, di Alfieri, Grumo, Parola. La proposta
prevede che lo Stato ponga al centro dell’attenzione lo studente. Si individui
un costo standard di sostenibilità (da declinare in convenzioni, detrazioni,
buono scuola, voucher ecc.) e lo si applichi ad ogni allievo della scuola
italiana, sia statale che paritaria. Si realizzerebbe la libertà di scelta
educativa in un pluralismo formativo, dando alla famiglia la possibilità di
scegliere la buona scuola che desidera, pubblica statale o pubblica paritaria;
la spesa sarebbe a costo zero rispetto all’attuale, che è fuori controllo. Migliorerebbe l’offerta educativa
perchè il passaggio decisivo del “costo standard” non sta nella uguaglianza
economica, ma nel rafforzamento della responsabilità della famiglia e del
potere della domanda, rispetto all’offerta scolastica garantita. L’alternativa
dei finanziamenti a pioggia rappresenta il tracollo economico della scuola
pubblica tutta, statale e paritaria. Tertium non datur. (clicca
qui per leggere)
- Possiamo
essere fiduciosi, ciascuno di noi sta contribuendo all'apertura di spazi di confronto seri e coraggiosi capaci
di porre davvero al centro lo studente. Il 17.01.2017 Tecnica della Scuola
scrive, "Al via i
costi standard anche nella scuola", Con decreto del Presidente
del Consiglio il 14 gennaio 2017 è stata infatti approvata in via preliminare
la “Nota metodologica relativa alla procedura di calcolo per la
determinazione dei fabbisogni standard ed i coefficienti di riparto degli
fabbisogni stessi per le funzioni fondamentali dell’istruzione, del territorio,
dell’ambiente, dei trasporti, nonché per altre funzioni generali delle province
e delle città metropolitane”. In altre parole d'ora innanzi i trasferimenti dallo
Stato agli enti locali verranno fatti tenendo conto dei costi standard, mentre
oggi si fa riferimento alla spesa storica. (clicca
qui per leggere).
Un segnale positivo dall'Ufficio Scolastico per
la Regione Lombardia
Riportiamo la nota della dott.ssa
Campanelli e del dott. Rovetta che ringraziamo sinceramente insieme al loro
staff.
Ai referenti delle associazioni dei gestori
delle scuole paritarie della Lombardia
"Gentilissime/i
questa Direzione ha recentemente promosso,
come certamente vi è noto, un articolato piano di iniziative di formazione
specificamente indirizzate ai docenti delle scuole paritarie di ogni ordine e
grado della nostra regione, su tematiche di rilevante interesse e attualità
(Alternanza scuola lavoro, CLIL, BES-DSA, Alfabetizzazione digitale, Coding,
Robotica).
Il quadro dell’offerta di formazione
prevista dal Piano regionale (vedi in http://usr.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2017/01/USR-Piano-Formazioneprot.-22668-del-21Nov2016-2.pdf ) e delle
singole iniziative, previste e in programmazione nelle province di Bergamo,
Brescia e Milano, è visibile in evidenza e costantemente aggiornato nella Home
page del sito dell’Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia (http://usr.istruzione.lombardia.gov.it/ )."
In considerazione della qualità e
della rilevanza delle proposte formative, si invitano le SS.LL. a promuovere e
sostenere, presso le nostre scuole con la partecipazione del più ampio
numero di docenti all’iniziative programmate.
Andiamo
avanti con coraggio e determinazione forti che siamo cittadini al servizio
della Res-Publica.
Un caro saluto sr Anna
Monia con i Consiglieri Fidae Lombardia
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